Mayr modificò addirittura il regolamento delle Lezioni Caritatevoli, per tenere il giovane Donizetti a studiare il clavicembalo. Ora che aveva mutato la voce, le parti in scena non potevano aiutarlo. Non c’erano oratori o santi in cielo che tenessero. La situazione era in stallo, con la Congregazione pronta a cacciare il ragazzo.
Nonostante le speranze, che Mayr cercava di infondergli, per Donizetti non sembrava esserci altro rimedio, dell’iscrizione all’Accademia Carrara di Belle Arti. Poco mancò che la vita di Donizetti prendesse la strada di Pigmalione, con le sculture al posto della musica. Ci saremmo ritrovati con marmi in più , forse magnifici, e 70 opere in meno, tra le quali alcuni sicuri capolavori.
Il 15 ottobre gli fu comunicata l’ammissione ai corsi artistici, per il momento di disegno ornato e di figura.
Donizetti aveva predisposizione tanto per la musica come per la pittura. Fu l’amore per la prima, che lo convinse a cambiare comportamento, ora più riguardoso con compagni e insegnanti. I miglioramenti della condotta rafforzarono le tesi di Mayr e a Donizetti furono concessi altri quattro anni di studi musicali.

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