INTRODUZIONE

Il giovedì grasso o Il nuovo Pourceaugnac è una farsa in un Atto musicata da Gaetano Donizetti tra il 1828 e il 1829 su libretto di Domenico Gilardoni, tratto dal vaudeville Le nouveau Pourceaugnac (Parigi, 1817) di Eugène Scribe e Charles Gaspard Delestre Poirson. Il giovedì grasso venne rappresentato per la prima volta a Napoli, al Teatro del Fondo, il 26 febbraio 1829.

LA PARTITURA MANOSCRITTA

La partitura manoscritta autografa è all’Accademia Musicale di Siena.

IL LIBRETTO

Libretto TXT_icon
(documento di testo, 24 K)

PERSONAGGI

Solisti della prima rappresentazione a Napoli, al Teatro del Fondo, il 26 febbraio 1829:
Colonnello – baritono – il burbero padre (Giovanni Battista Campagnoli)
Nina – soprano – la sua timida figlia (Adelaide Commelli Rubini)
Teodoro – tenore – timidissimo e sempre incerto giovane ufficiale innamorato di Nina e da lei corrisposto Giovanni Arrigotti)
Ernesto Rousignac – tenore – uomo di spirito che si finge sciocco, promesso sposo di Nina (Giovanni Battista Rubini)
Sigismondo – buffo – travestito da Monsieur Piquet (Luigi Lablache)
Camilla – mezzosoprano – madama Piquet, sua moglie (Maria Carraro)
Stefanina – soprano – ingenua cameriera (Rosalinda Grossi)
Cola – basso – vecchio servo di Sigismondo (Giovanni Pace)

LA TRAMA

L’azione si svolge in casa del colonnello, in un paese di villeggianti nei pressi di Parigi

Atto unico

Il colonnello promette a Ernesto la mano della figlia, ma lei ama il giovane Teodoro. Sigismondo e Camilla, preso spunto dal Pourceaugnac di Moliè re, vogliono aiutarla, fingendosi lui avvocato, lei l’amante tradita e abbandonata da Ernesto. Ernesto è al corrente della burla e sta al gioco, fingendo anzi di riconoscere Camilla. Sigismondo è geloso, ma ogni equivoco infine è sciolto e il colonnello acconsente alle nozze di Nina con Teodoro.

Tutti
Il fanciullo vezzosetto
tiene impero universale
contrastar con lui non vale.
viva, viva il carnevale
che l’amore fa brillar.
FINE

Lascia un commento