INTRODUZIONE

Fausta è un melodramma serio in due Atti, musicato da Gaetano Donizetti nell’agosto, settembre del 1831su libretto di Domenico Gilardoni, ultimato da Gaetano Donizetti, tratto dalla Vita Constantini di Eusebio dI Cesarea. Il melodramma Fausta venne rappresentato per la prima volta al Teatro San Carlo di Napoli, 12 gennaio 1832.

LA PARTITURA MANOSCRITTA

La partitura manoscritta di 148 cartelle è al Conservatorio di Napoli San Pietro a Maiella (Donizetti. Rari 3. 7. 13).

IL LIBRETTO

Libretto: Milano 1832 pdf-icon 
(documento pdf, 1.7 Mb)

PERSONAGGI

Solisti della prima rappresentazioneal Teatro San Carlo di Napoli, 12 gennaio 1832:
Costantino il Grande – baritono – imperatore dei Romani (Antonio Tamburini)
Fausta – soprano – sua seconda sposa (Giuseppina Ronza De Begnis)
Beroe – mezzosoprano – prigioniera, amante da Crispo e riamata (Virginia Eden)
Crispo – tenore – figlio di Costantino e di Minervina (Giovanni Basadonna)
Massimiano – basso – già imperatore, padre di Fausta (Giovanni Campagnoli)
Licinia – contralto – (Edvige Ricci)
Albino – tenore – custode delle carceri (Giovanni Revalden)
Cori e comparse dei congiunti e famigliari dell’imperatore, dei confidenti dell’imperatrice, dei senatori e dei pretoriani, del popolo, dei soldati e dei littori

LA TRAMA

L’azione si svolge a Roma

Atto I

Fausta, seconda moglie di Costantino, confessa il suo amore al figliastro Crispo, che è innamorato della prigioniera Beroe. Lo ricatta e fa credere infine al marito che è Crispo a corteggiarla, costringendolo all’esilio.

Atto II

Massimiliano, ex imperatore e fratello di Fausta, trama alle spalle di Costantino. Crispo sta per trafiggerlo, ma è catturato e il Senato lo condanna a morte. Fausta, disperata, si avvelena; la congiura di Massimiliano è smascherata. Costantino cerca di salvare il figlio, ma è troppo tardi e Crispo viene giustiziato.

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